Calcutta racconta di una lei che se ne va in una sera d’estate e lascia un’ombra sul soffitto, qualcosa che non si è mai posseduta, nessun ricordo tangibile, solo un filo di ferro dentro l’orecchio, parole pungenti.
“Esco o non esco”, dilemma moderno che rappresenta l’incapacità di scegliere il proprio destino e futuro, anche quello più presente. E, poi, i sospiri sul letto, lasciati con una voce sottile che sparisce e ferisce.
Edoardo immagina una lei che lavora in un call center, precariamente, che magari poi ritorna da lui per insoddisfazione e “uè deficiente!”
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